IL PROGETTO
Il Disturbo di dipendenza da Internet (Internet Addiction Disorder, IAD) è un fenomeno moderno, documentato negli ultimi anni. Descritto inizialmente come un disturbo del controllo degli impulsi, che non comporta il consumo di sostanze, il Disturbo di dipendenza da Internet è per alcuni aspetti simile al gioco d’azzardo patologico o gambling.
Da un lato, gli utenti di internet possono sfruttare funzionalità che permettono ad esempio di fare incontri, socializzare e scambiare idee su chat e social network, o all’interno di comunità virtuali. Dall’altro, specie nel caso di un uso intensivo della Rete, chi naviga può subire varie conseguenze negative dovute a un Uso Problematico di Internet. Ad esempio, chi ha problemi riconducibili alla dipendenza da Internet può usare il mondo virtuale per entrare in contato con altre persone con il rischio che le relazioni online diventino un sostituto delle relazioni offline; ciò ovviamente a discapito dei rapporti interpersonali nella vita reale.
La dipendenza da Internet, oggi, è fra i problemi principali degli studenti delle scuole secondarie d’Europa. È importante, quindi, che la comunità educativa sappia riconoscere e affrontare il fenomeno e le sue ricadute sulla vita dei ragazzi.
Il Progetto, “Log on back to life”, che coinvolge quattro paesi europei, indaga attraverso questionari mirati la Dipendenza da Internet nei giovani, le sue implicazioni psicologiche, educative e sociali e i fattori che possono favorire il fenomeno. Si propone inoltre di ispirare strategie, metodologie e politiche per la conoscenza del problema nei suoi molteplici aspetti, per la prevenzione, e per l’uso consapevole della Rete, anche in base agli esiti della raccolta dati effettuata.
Il Progetto mira a supportare iniziative, metodi educativi e attività volte a una tempestiva identificazione del problema, nell’ottica di implementare poi politiche e metodi che aiuteranno ad affrontarlo in modo mirato.
Alla conclusione del Progetto, le organizzazioni partecipanti potranno proporre un training specifico sul Disturbo da Dipendenza da Internet. Si prevedono sessioni informative, dirette agli insegnanti, agli specialisti dell’ambito educativo e agli studenti, volte all’identificazione, prevenzione e gestione del problema. La parte formativa si avvarrà delle analisi dei risultati del progetto, dei materiali prodotti dai partner e di una piattaforma digitale progettata ad-hoc.
La ricerca sociale nel quadro del Progetto prevede l’utilizzo di strumenti di indagine sviluppati da esperti del settore, unitamente a un questionario riconosciuto a livello internazionale, l’Internet Addiction Test (IAT) – uno degli strumenti diagnostici più utilizzati per la dipendenza da Internet. Lo IAT è stato integrato con alcune domande su tempi e modalità di utilizzo della Rete.
All’interno del Progetto si elaborerà un Manuale per la valutazione, la prevenzione e il trattamento della dipendenza da Internet. Non sarà un semplice documento elettronico, ma anche un e-book, disponibile su tutti i dispositivi mobili, quali notebook, tablet, smartphone, e così via. Il Manuale si focalizzerà sugli approcci preventivi e sull’eventuale successivo trattamento della problematica. Proporrà inoltre una integrazione tra metodologia cooperativa (cooperative learning) e valutazione e prevenzione della dipendenza da Internet negli studenti delle scuole secondarie, a uso di insegnanti, educatori e ragazzi. Si potranno formare gruppi di discussione, per confrontarsi e sviluppare percorsi di conoscenza.
Ci auguriamo che il progetto proposto sia un punto di partenza, un’opportunità per favorire lo scambio fra i partner, gli Atenei partecipanti e la comunità educativa in generale. Evidenziando gli aspetti positivi di internet da un lato, e i rischi di un uso anomalo della Rete dall’altro, si mira ad aumentare la consapevolezza del problema in tutti gli attori coinvolti. Le attività previste dal Progetto vogliono contribuire all’integrazione delle conoscenze sugli effetti e gli usi delle nuove tecnologie, per supportare e accompagnare gli studenti delle scuole secondarie e i loro insegnanti. Il Progetto, attraverso i risultati della ricerca e le sue attività, vuole sensibilizzare le istituzioni e i responsabili delle politiche educative, per promuovere il dialogo e la discussione del problema a livello europeo. In questo scenario, la partecipazione della comunità scolastica è ritenuta importante.